Data: 02/02/2012 21.51
A: info@petripaselli.com
Ogg: re: gondola Ciao ragazzi,
ho comprato la vostra gondola…. ora è su una vecchia scrivania in bella vista. Come voi amo gli oggetti vintage, ho una collezione di portacenere di plastica con panorama di città italiane ed estere, in tot circa 120.
Quando ho visto la gondola ho pensato questa aspetta me… e quando ho visto ciò che fate (bellissima la serie dei divani) ho deciso di inviarvi questa mail. Spero di potervi conoscere e se volete ho la casa piena di “ciarpame” da fotografare. Anch’io sono “un’artista” non vorrei esagerare… comunque faccio quadri simili a quelli di Rotella, vado in giro per le città a stracciare manifesti pubblicitari e realizzo poi dei collage…di due esseri ne faccio uno solo…. ma non sono giovane come voi ho 55 anni, ma ben portati come dicono….Vi invio in allegato alcune opere Attendo vostre notizie
Rossella Ricci
Potremmo dire che tutto è cominciato così, da questa mail, il 1 febbraio 2012 in seguito ad un progetto espositivo avvenuto al Padiglione Esprit Nouveau di Bologna durante i giorni di Artefiera: Personal Effects On Sale. Un collettivo di curatori chiese a un centinaio di artisti di donare 3 oggetti personali che sarebbero stati venduti in modo anonimo durante l’evento ad un prezzo simbolico di circa 10 euro.
Rossella comprò la nostra “gondola donata”. E dire che la nostra era stata quasi una provocazione. “Doniamo questa gondola, tanto non la comprerà nessuno”.
Rossella l’ha comprata e non solo. Ne è rimasta così affascinata che l’ha fotografata nel suo giardino, così come noi avevamo fatto con il “David da Giardino” nel nostro progetto “Souvenir d’Italie”. Ci ha cercati e ci ha scritto.
Da allora è nata una amicizia, una collaborazione, uno scambio continuo di oggetti, mancoliste, acquisti su commissione (non furti, quelli no), mostre insieme e mercatini dell’usato.
Ed eccoci ad oggi, con il primo volume del nostro progetto 99objects, dedicato alla sua collezione di “portacenere di plastica con panorama di città italiane ed estere”.
In questi anni i posacenere sono passati da 120 a più di 300. Ne siamo colpevoli anche noi. Quando sei collezionista e hai amici collezionisti, cerchi cose per le collezioni dei tuoi amici, viene naturale. Bisogna stare attenti a mantenere il distacco e non iniziare una collezione parallela. Per questo ci facciamo un libro!
E anche un’intervista, che potete leggere di seguito!
Intervista a Rossella Ricci, collezionista.
Ciao, chi sei e che cosa collezioni?
Ciao, mi chiamo Rossella e colleziono “posacenere souvenir” in bachelite e melamina o più comunemente in plastica e altre piccole collezioni made in Italy. Poi colleziono scatole in latta, fiammiferi, adesivi di montagna, casine segnatempo, vecchie illustrazioni, vecchi libri, oggetti pubblicitari e tanto tanto altro!
Cosa vuol dire per te collezionare e perchè collezioni?
Collezionare deriva dal latino “colligere” che significa legare insieme. Collezionare è il legame che si è creato tra me e l’oggetto e il suo lungo cammino. Perché colleziono? Non c’è una ragione, che mi spinge a collezionare… per istinto forse? Non certo per investimento, le mie collezioni non hanno valore economico, ma sono ricordi di un tempo passato. “Sono ganci, trappole, botole, dove cadiamo per precipitare in un mare di suggestioni.” (cit. Trofei di viaggio di Duccio Canestrini.)
Cosa provi quando trovi un pezzo nuovo?
Quando trovo un nuovo pezzo sono soddisfatta e provo piacere ad avere tra le mani il nuovo arrivato… e la ricerca continua, perché collezionare non ha fine.
Dove trovi i “pezzi mancanti”?
I pezzi mancanti li trovo nei mercatini che frequento.
Raccontaci un episodio che ti sta particolarmente a cuore o la storia di un oggetto “diverso” dagli altri.
Non ho un oggetto in particolare che mi sta a cuore, ma tutti i souvenir con i panorami sono importanti, perché sono segni materiali di un luogo visitato o da visitare.
Il primo numero di 99objects è dedicato ad alcuni posaceneri souvenir della tua raccolta: quanti ne hai?
330 circa
Perchè li raccogli, quando hai iniziato e quale è stato il primo?
Il primo posacenere souvenir che ho trovato, circa venti anni fa e che mi ha spinto a collezionarli, è un posacenere souvenir di Firenze (Galleria degli Uffizi) con figure tratte dal celebre quadro di Michelangelo “il Tondo Doni” è nato così il legame tra me e il posacenere: il paradosso, io non fumo. Perché colleziono, per non perdere i ricordi, per comunicare agli altri la mia passione, il legame e l’amore per le cose.
Collezioni che invidi o che vorresti fare ma non puoi?
La collezione che vorrei avere e che invidio: sono i bozzetti originali dei manifesti pubblicitari italiani da fine ottocento agli anni 60, li trovo incantevoli, purtroppo rimarrà solo un sogno.
Hai mai fatto follie per accapparrarti qualcosa?
No
Parli con gli oggetti?
Sì, parlo con gli oggetti che fanno parte delle mie collezioni, perché c’è questo legame di appartenenza che mi ricompensa.
Il collezionista ad un certo punto si trova a doversi confrontare anche con il problema dello spazio: come vivi il rapporto con lo spazio e come lo hai risolto?
Gli oggetti raccolti trovano spazio in vetrinette riempite all’inverosimile, scatoloni, scaffali affollati da pezzi vari, ma che ti guardano felici per essere stati raccolti. Come ho risolto il problema dello spazio…non l’ho risolto.
I familiari sono collezionisti? Come convivono con le tue cose?
No, non comprendono, ma sopportano.
Cosa rispondi quando ti dicono “tu sei pazza, cosa te ne fai”? Tanto lo hanno detto a tutti i collezionisti prima o poi…
Si è vero, sono pazza per le collezioni. Gli psicoanalisti hanno scritto parecchio sulle cause che spingono a collezionare, ma la motivazione più divertente è quella sessuale: è un’espressione della fase anale… forse?
Che futuro vorresti per le tue collezioni?
Il futuro è già presente. E’ stato dedicato il primo numero di 99objects, alla mia collezione di posacenere souvenir e prevedo… un gran bel futuro.
Un consiglio per il giovane collezionista.
Collezionare è un vantaggio che, nel tempo, permette di ottenere conoscenze e competenze, divertendosi e praticando un passatempo costruttivo. L’importante è non diventare paranoici, nell’affannosa ricerca di esemplari sempre nuovi, se presa per il verso giusto, la collezione può essere un buon mezzo di socializzazione tra persone che condividono la tua stessa passione.