Walter Molino tra Salgari e Zuckerberg – di Marino Bartoletti

Copertine della Domenica del Corriere di Walter Molino
Come molti di voi avranno scoperto sfogliando le pagine del nostro primo libro, in alcune immagini fanno irruzione in modo ironico alcune illustrazioni in bianco e nero. I più attenti avranno individuato anche l’autore di queste illustrazioni, Walter Molino. Nato nel 1915 e morto nel 1997 è stato un illustratore italiano, noto per aver animato le copertine della Domenica del Corriere, e non solo.
Del suo valore e della sua influenza ne parla un amico, “fan” di Molino e grandissimo collezionista oltre che giornalista e conduttore televisivo.
A te la linea, Marino Bartoletti!

Ce l’ho! Ce l’ho perché sono nato di domenica!
E mi fa piacere pensare che quella copertina del 30 gennaio 1949, che ritrae un’improbabile rissa degli eredi di Pietro Mascagni, Walter Molino l’abbia disegnata per me.

Copertina della Domenica del Corriere

Walter Molino è stato Salgari e Zuckerberg. Ha dato colore alla quotidianità, ha dato faccia alla storia e alle storie. Ha selezionato quello che era “giusto” divulgare, mescolando alto e basso con una sapienza e una genialità che meriterebbero studi sociologici. L’eroico cane che salvava la vita al padrone valeva le nozze del secolo di Grace e Ranieri di Monaco, il passante che evitava una strage non aveva meno fascino di Pio XII. Finire su quelle tavole di copertina e di controcopertina significava entrare in un pantheon dove la cronaca non aveva paura della storia: anzi, spesso la “faceva” e spessissimo la anticipava. Di certo, la certificava!

La Domenica del Corriere in quasi un secolo di vita ha avuto solo due illustratori: Antonio Beltrame e Walter Molino. Come se la Chiesa avesse avuto solo due Papi. Entrambi fenomeni di arte e di didascalizzazione. Se la Cappella Sistina fosse stata costruita nel XX secolo, certamente l’avrebbe dipinta uno di loro. Forse Beltrame ci avrebbe aggiunto Fausto Coppi.

Copertina della Domenica dei Piccoli

Io conservo le mie Domenica del Corriere (e sono tante) come reliquie. “Quella” in particolare. E sono stato così fortunato che nello stesso giorno della mia nascita uscì anche il Corriere dei Piccoli. In prima pagina c’era Tamarindo che “…poi soggiunge alla tribù, additando Timbuktu – Alla prima che mi fai, ti licenzio e te ne vai”. Finiva sempre così. Almeno fino alla domenica successiva.
Come potevo non essere un bambino felice?

Marino Bartoletti

 

Fausto Coppi sulla copertina della Domenica del Corriere