PetriPaselli è un duo artistico composto da Matteo Tommaso Petri (1981) e Luciano Paselli (1983). Originari di Vergato, vivono e lavorano a Bologna.
Amici fin dall’infanzia, il loro lavoro insieme inizia a maturare nel tempo fino ad arrivare ad una consapevolezza critica e artistica nel 2007.
L’accumulo, la ricerca di una estetica del quotidiano e il valore simbolico di alcuni oggetti sono pratiche a cui vengono abituati inconsapevolmente dalle relative famiglie fin da piccoli.
Il collezionismo e l’infanzia diventano quindi fin da subito due filoni della loro ricerca, spesso intrecciati tra di loro. La loro pratica artistica non ha esclusivamente l’obiettivo di parlare di questi temi, che vengono spesso usati dagli artisti come bacino da cui attingere a seconda del bisogno. Un enorme archivio di oggetti, ricordi, momenti condivisi, vere e proprie collezioni, contatti con collezionisti “sui generis” vengono usati, decontestualizzati e capovolti dagli artisti nelle loro fotografie e installazioni. Il pensiero che un oggetto sia catalizzatore di esperienze e di emozioni contraddistingue i loro interventi, così come l’idea che un oggetto, o immagine, della propria vita privata possa provocare una sorta di epifania nel fruitore delle loro opere, nel quale ci si riconosce e immedesima: un continuo dialogo tra la memoria privata e personale che attraverso la pratica artistica diventa pubblica e condivisa.
Le loro opere parlano di distanza. Di distanza tra l’oggetto e la realtà al quale l’oggetto si riferisce o ne è l’imitazione. Lo sfasamento tra realtà presentata dagli artisti e ciò che si conosce, o si pensa di conoscere, crea continui corto-circuiti visivi e di senso.