Cime innevate, eleganti rifugi alpini e sorridenti sciatori entrano da protagonisti nel quarto numero di 99objects attraverso le superfici smaltate dei distintivi e le spille souvenir anni ’40 e ’50.
Il souvenir
Il distintivo turistico nasce e si diffonde in Italia all’inizio del ‘900.
In altri paesi come Austria e Francia i distintivi ricordo delle località alpine di diffondono già sul finire dell’800.
I primi esemplari vengono realizzati come oggetti-ricordo di hotel, rifugi e località, con chiari intenti promozionali al pari delle etichette cartacee adesive da applicare sulle valige e, naturalmente, alle cartoline. Non è un caso infatti che molti distintivi di località turistiche, in prevalenza alpine, riproducano cartoline delle stesse località o scorci particolarmente significativi tratti da quadri o bozzetti pubblicitari.
Fabbricazione
Dopo una fase pionieristica che vedrà l’uso sperimentale di materiali eterogenei (lamierino sottile di ottone, cuoio) anche la fabbricazione del distintivo turistico assume la forma tecnologica consolidata dei distintivi militari, ovvero una base coniata in banda di ottone dello spessore medio di 1 millimetro, con filetti a rilievo ldi ripartizione dei colori e scritte incusse. La coloritura, policroma, è ottenuta con smalti vetrosi a macinatura fine, distribuiti a cloisonnè tra i filetti metallici e cotti ad alta temperatura in forni affini a quelli usati per la ceramica.
L’apposizione degli smalti è effettuata a mano da esperti smaltatori. Non sono infrequente distintivo realizzati interamente a pennello su un sottile strato di caolino con pigmenti metallici rivestiti di cristallina lucida, vere e proprie miniature. Dopo la cottura i pezzi vengono rifiniti mediante molatura superficiale, saldatura della spilla posteriore e rivestimento nobilitante in bagno d’oro o d’argento galvanico.
Il distintivo
Il distintivo propriamente detto è quello dotato di spilla posteriore per il fissaggio sul cappello o sulla giacca; tuttavia, in ambito collezionistico la stessa placchetta smaltata può essere realizzata anche senza spilla ma con una cambretta superiore in cui viene fatto passare un sottile nastrino di cuoio o di pelle per il fissaggio ad un’asola della giacca. Oppure, al posto del nastrino, una corta catenella con moschettone per l’utilizzo come portachiavi. Non è raro trovare lo stesso distintivo a spilla in versione “a ciondolo” o a portachiavi.
Produzione
Distintivi di montagna, anche di eccellente qualità grafica,sono stati realizzati soprattutto negli anni ‘40 da tutte le aziende produttrici di medaglistica: Lorioli, Johnson, LABOR, Tacconet, Granero, Landi, Gerosa ecc. Attualmente gli smalti vetrosi non vengono più utilizzati a causa del costo elevato e della difficoltà di reperire maestranze in grado di utilizzarli correttamente.
Al posto dei fragili smalti ad alta temperatura si utilizzano ormai prevalentemente smalti sintetici a freddo o vernici acriliche, resistenti agli urti e di semplice utilizzo ma di resa estetica assai inferiore ai smalti vetrosi.